Il reale, il muoversi in esso, le vere emozioni che ne derivano, sono l'oggetto del mio scrivere.
Aldo Stroppi
Sono un milanese di provincia, se vuol dire ancora qualcosa, europeista convinto, sperando che possa diventare qualcosa.
Non sono un professionista della penna. Di certo per scelta e ancor più certamente per merito.
Ma amo scrivere da quando ho imparato a farlo. È un tarlo che mi porto dentro. Ogni tanto compare, spesso si dissolve a seconda dei miei stati d'animo.
Sono riuscito a pubblicare alcuni libri di narrativa e di poesia. Quelli che ho pensato di presentare su questo sito. Non mi aspetto niente, che non sia il piacere di condividere emozioni.
Prosa e poesia mi aiutano nel reale. Mi servono per fissare momenti, per ricrearne altri che ho vissuto, o che hanno vissuto altri e che ho avuto occasione di vedere o di sentire raccontare, o sensazioni che ho percepito e che credo abbia percepito anche chi mi circonda, come pure chi non mi conosce. Certo, voglio trasmettere anche pensieri, il mio modo di vedere, di assaporare, di muovermi e di rimanere affascinato.
Siamo uomini perché non abbiamo mai smesso di comunicare. Credo che solo tenendo gli occhi aperti ad ogni piccolo bagliore di luce e le orecchie spalancate ad ogni sottile alito di vento possiamo migliorare i nostri rapporti e la vita propria e di tutti gli altri. Non esistono, così almeno credo, certezze assolute che ci permettono di chiuderci a riccio in noi stessi e a non ridiscutere giorno per giorno le nostre posizioni in mezzo agli altri.
Così, proprio per questo, il reale, il muoversi in esso, le vere emozioni che ne derivano, sono l’oggetto del mio scrivere. Instancabile e comunque.
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